Quattro denunciati tra i 30 e i 45 anni: nei loro pc trovate oltre 121 mila opere protette da copyright, tra musica, film e videogames
Oltre 120 mila «file» di musica, cinema, programmi e videogiochi, illegalmente condivisi in Rete. Una massa spaventosa di opere: oltre un Tera-Byte. A finire nelle maglie della legge sul copyright sono quattro «grandi uploader», ovvero internauti-scaricatori. È scattata la denuncia da parte della Guardia di Finanza di Melegnano, nel Milanese. Sequestrati 6 computer, 7 hard disk esterni, 2 schede di memoria e 2.377 tra cd-rom e dvd. «Nei loro computer sono state trovate 121.566 opere, per lo più file musicali, tra cui le discografie complete di Vasco Rossi, Madonna, U2, Zucchero, Elisa e altri, numerosi film di recente produzione, applicazioni per Pc e videogames» spiegano le Fiamme gialle. I quattro, tutti italiani tra i 30 e i 45 anni, oltre alla denuncia penale alla Procura di Lodi, rischiano di dover pagare multe da 12 a 125 milioni di euro.
Oltre 120 mila «file» di musica, cinema, programmi e videogiochi, illegalmente condivisi in Rete. Una massa spaventosa di opere: oltre un Tera-Byte. A finire nelle maglie della legge sul copyright sono quattro «grandi uploader», ovvero internauti-scaricatori. È scattata la denuncia da parte della Guardia di Finanza di Melegnano, nel Milanese. Sequestrati 6 computer, 7 hard disk esterni, 2 schede di memoria e 2.377 tra cd-rom e dvd. «Nei loro computer sono state trovate 121.566 opere, per lo più file musicali, tra cui le discografie complete di Vasco Rossi, Madonna, U2, Zucchero, Elisa e altri, numerosi film di recente produzione, applicazioni per Pc e videogames» spiegano le Fiamme gialle. I quattro, tutti italiani tra i 30 e i 45 anni, oltre alla denuncia penale alla Procura di Lodi, rischiano di dover pagare multe da 12 a 125 milioni di euro.
DANNO PER 70 MILIONI - L'operazione di contrasto dello scambio illegale di file di opere musicali, video e informatiche - effettuato mediante condivisione in Rete, il cosiddetto peer to peer - «è da inquadrarsi in un contesto di prevenzione e repressione del fenomeno della illecita diffusione di materiale coperto da copyright, che costituisce una grave turbativa del mercato legale e genera mancati introiti all'erario per milioni di euro all'anno» si legge nella nota della Gdf. «Le istituzioni e le forze di polizia hanno ormai preso atto che la pirateria digitale non è un problema di quattro ragazzetti che scaricano a sbafo ma una seria minaccia per l'industria della creatività» aggiunge Enzo Mazza, presidente della Fimi (Federazione industria musicale italiana). Solo nel 2006 in Italia, secondo dati Fimi, la musica illegalmente diffusa via internet ha causato danni all'industria per 70 milioni di euro, ai quali vanno aggiunti i diritti degli autori e l'evasione fiscale connessa al traffico illecito.
Tratto dal corriere della sera
1 commento:
Per chi volesse conoscere come funziona l'attuale legge sul P2P -->http://www.tomshw.it/news.php?newsid=11858
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