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giovedì 5 giugno 2008

Il caso Mesiano

In arrivo una mini-festa
per soli ingegneri



TRENTO.
La festa di Mesiano è morta, ma sulle sue ceneri potrebbe nascere una Mesiano in miniatura. Nessuno si illuda però: sarà una festa ad uso e consumo degli studenti di ingegneria, «una cosa piccola, fatta per persone le cui facce si conoscono, un modo per dar loro un po' di svago a fine anno, ma spetterà al nuovo direttivo decidere». A parlare è Stefano Merlin, vicepresidente di Asi Leonardo, l'associazione studentesca che da 15 anni organizza l'evento. Una cosa è certa, dice: «Non vedremo più né la metà, né un quarto della festa da 6000 persone che tutti conoscevamo».

A mettere una pietra tombale sul grande happening universitario sono stati i vandalismi, i danneggiamenti, le persone finite all'ospedale in coma etilico, l'inquietante - ma ancora per tanti aspetti oscuro - episodio della presunta violenza sessuale subita da una ragazza. Di tutto questo hanno parlato, con grande rammarico, i ragazzi del direttivo Asi Leonardo in un incontro con la stampa in cui hanno presentato le foto dei danni subiti e dell'arrembaggio dei "portoghesi" che hanno scavalcato muri e protezioni, nonostante il rafforzamento del sistema di vigilanza. «Le foto sono a disposizione della polizia, se ce ne sarà bisogno», precisa Merlin.

«I danni sono gravi, ingiustificabili sotto ogni punto di vista», hanno detto gli studenti. Diversi lampioni divelti, il vetro dei laboratori infranto, uno dei cancelli sfondato da una trentina di ragazzi con un cassonetto delle immondizie, le recinzioni distrutte da giovani muniti di tronchesi (una è stata fotografata). Danni che devono essere ancora quantificati dal punto di vista economico: «Si verificano tutti gli anni, normalmente li copre il nostro servizio manutenzione», afferma il preside Marco Tubino. «Denunce? Non è la facoltà, ma eventualmente l'ufficio patrimonio a decidere». L'assicurazione stipulata dagli organizzatori (i 13 membri del direttivo) sarebbe limitata ai danni subiti dalle persone ma non dalle cose. Ma la situazione è degenerata anche sotto altri aspetti: Asi Leonardo parla di persone che pur di entrare si ferivano e giravano con le magliette insanguinate, di gente che urinava ovunque e di «numerosi rapporti sessuali in pubblico».

Uno di questi è avvenuto sotto gli occhi di Filippo Brunel, segretario dell'associazione: «Una coppia - racconta - stava dietro la mensa, vicino all'ingresso "pass" dove entrano fornitori e ambulanze. La ragazza era nuda dalla vita in giù e il ragazzo le stava baciando i genitali. Ho chiamato le forze dell'ordine che li hanno multati». Quello che ha colpito Valerio Mancini, uno degli organizzatori, è stato «l'atteggiamento più aggressivo rispetto agli altri anni». «Questa volta erano molto più organizzati», ha aggiunto una ragazza, e c'è chi ha fatto presente come il giorno precedente i più "astuti" fossero venuti a fare un sopralluogo per capire meglio dove e come tentare di scavalcare. «Era come essere in trincea», aggiunge uno degli incaricati di controllare il cancello dei fornitori. E il giorno dopo nel parco è stato trovato anche un coltello a serramanico assieme ad una ventina di documenti di identità smarriti, la metà dei quali di minorenni.

Tutto è successo nell'anno in cui si era deciso di dare un giro di vite all'insegna della sicurezza. Una cinquantina i vigilantes (venti in più, costo totale 10 mila euro), 520 metri di grigliato da cantiere con lucchetti attorno al perimetro della festa (5.600 euro) e accordi con le forze dell'ordine. Costi ulteriori, che si aggiungono a quelli abituali: Siae (20 mila), palchi (15 mila), pulizia parco (8 mila), bus navetta (mille), ospitalità dei 4 gruppi big (15 stanze d'albergo) per un totale di 75 mila euro circa. Ma la novità principale è stata la scelta di vietare l'accesso ai minori. «Una scelta drastica, che mi ha dato anche un po' di fastidio perché contrasta con l'idea di università», dice il preside Tubino. «Tuttavia da anni la festa era scivolata fino a diventare un punto di raccolta per ragazzi più giovani, che ne avevano fatto un'occasione per trasgredire. Condivido la decisione degli studenti di un momento di riflessione. La festa non è più compatibile con Mesiano, per i numeri e quello che si trascina dietro». Merlin conferma: «Il nostro lavoro non è di organizzare feste, ma di fare qualcosa per gli studenti di ingegneria». E quella di Mesiano - dicono i ragazzi di Asi - «è diventata la festa dell'eccesso, dove venire a fare i propri comodi». Dal 2009 non sarà più così.

(di Luca Marognoli 05 giugno 2008)

5 commenti:

Anonimo ha detto...

e se questi sono gli ingegneri che saranno alla festa è tutto un programma....

http://img525.imageshack.us/img525/5528/dscn1110jt5.jpg

Anonimo ha detto...

che barbone!

Alain ha detto...

E' tutta invidia...TUTTA INVIDIA!

Simo - il PrOiDe ha detto...

Yo sigo remarchando el pensamiento de Troy McLure...

http://tielleci.blogspot.com/2007/09/qualit-ma-che-prezzo.html

Un beso a todos!!

dema ha detto...

Simo: yo te quiero, te echo mucho de menos, vuelve pronto beso.

Prodotto da un collage di copia/incolla sul web.